I modelli ci prospettano un fine settimana veramente dinamico, vario dal punto di vista meteorologico, ricco di cambiamenti che potrebbero preparare le condizioni favorevoli per una seconda possibilità di neve fino in pianura all’inizio della prossima settimana.
Partiamo esaminando la situazione al suolo prevista per oggi, giovedì 7 dicembre:
l’alta pressione protegge ancora il bacino del Mediterraneo ma da nordovest possiamo notare l’avvicinamento di una serie di perturbazioni sospinte verso sudest da correnti fredde provenienti dalla Groenlandia.
I fronti perturbati raggiungeranno nella giornata di venerdì il nord Italia, portandoci cielo coperto ma, almeno per quanto riguarda il lodigiano, poche o addirittura nessuna precipitazione degna di nota, come sostenuto dalla seguente mappa:
che riporta le precipitazioni cumulative previste per le prossime 72 ore.
Un nuovo e veloce cambiamento lo avremo nella giornata di sabato, in cui potrebbe tornare a farci visita il nostro amico Fohn:
infatti, lo spostamento verso sud est della perturbazione e del minimo associato, richiameranno sul nord ovest padano le correnti fredde al seguito della perturbazione. Notare il tipico “naso del Fohn ” a nord delle Alpi, per cui dovremo aspettarci vento vivace e cielo azzurro per tutta la giornata di sabato e anche per la prima parte di quella di domenica, bel tempo accompagnato al cessare del Fohn,da un netto calo della temperatura.
La possibile ricomparsa del Fohn viene anche confermata dal grafico del differenziale barico che esisterà sabato e domenica tra il versante nord e sud delle Alpi.
Nella seconda parte della giornata di domenica inizieranno i giochi che potrebbero portarci la seconda possibilità di neve a bassa quota, di questo inverno appena iniziato.
Infatti da ovest ecco l’approssimarsi di una nuova perturbazione atlantica, che interesserà la nostra zona dalla serata di domenica e nella giornata di lunedì, foriera, secondo le previsioni dei modelli di oggi, di precipitazioni da discrete ad abbondanti anche nella nostra zona.
Se tutti i tasselli necessari si incastrassero perfettamente, cioè, se tra sabato e domenica l’aria fredda artica riuscirà a formare un cuscino di aria fredda nel catino della pianura padana, se la perturbazione di domenica sera effettivamente ci porterà precipitazioni, e soprattutto se il cuscino di aria fredda resisterà all’attacco delle calde correnti prefrontali che solitamente precedono l’arrivo delle perturbazioni atlantiche, e che sono previste anche in questo caso
nella prima mattina di lunedì prossimo, forse riusciremo a vedere qualche fiocco di neve.
Siccome i se sono molti e ancora incerta appare la possibilità che tutti si verifichino nel giusto ordine e momento, non ci resta che salutarci, e memori della delusione della settimana scorsa…non facciamoci troppe illusioni ma teniamoci aggiornati leggendo la prossima analisi che sicuramente riuscirà a darci qualche certezza in più, sia positiva che negativa.
Foto di anteprima by ab