Secondo le tradizioni popolari, gli ultimi tre giorni di gennaio sono i più freddi di tutto l’anno. Questi giorni sono comunemente chiamati “giorni della merla”, ma l’origine di questo modo di dire risale a tempi antichissimi e viene tramandata attraverso tante leggende di origine contadina.
Già nel Trecento padri della lingua come Dante
“… e veggendo la caccia,
letizia presi a tutte altre dispari,
tanto ch’io volsi in sù l’ardita faccia,
gridando a Dio: “Ormai più non ti temo!”
come fé il merlo per poca bonaccia…”
Purgatorio, XIII, 119 – 123
e Petrarca nel Canzoniere
“Fetonte odo che ‘n Po cadde, et morio;
et gia di la dal rio passato e ‘l merlo:
deh, venite a vederlo. Or i’ non voglio:
non e gioco uno scoglio in mezzo l’onde,
e ‘ntra le fronde il visco. Assai mi doglio
quando un soverchio orgoglio
molte vertuti in bella donna asconde”
accennarono a questa favola nelle loro opere e, al giorno d’oggi, questo racconto presenta una diffusione e una popolarità inimmaginabili. Nel Basso Lodigiano e, soprattutto, nel Cremonese gli ultimi giorni di gennaio sono ancora oggi un periodo di ricorrenza e tradizione.
A Maccastorna, per esempio, squadre di cantori posti sulla riva lodigiana dell’ Adda ingaggiano con i cremonesi, dall’ opposta sponda del fiume, gare canore a suon di canti ed arie popolari, il tutto nella suggestiva ambientazione della pianura abduana coperta di nebbia e illuminata dalla luce di grandi falò.
Analoghi spettacoli folcloristici si svolgono anche nei paesi che si affacciano sul Po e in più comuni della bassa non mancano celebrazioni religiose associate ai tre giorni della merla.
Ma…è vero che i giorni della merla sono, solitamente, i giorni più freddi dell’anno?
Da una statistica tratta dalla banca dati di 49 anni del Centro Geofisico Prealpino (periodo 1967-2015) risultano queste interessanti considerazioni.
La temperatura media dei 3 giorni è di 3.6°
La media delle temperature massime dei 3 giorni è di 7.3°
La media delle temperature minime dei 3 giorni è di -0.1°
Se si pensa che la temperatura media di Gennaio (calcolata sullo stesso periodo di osservazioni) è 2.9°C la media di questi tre ultimi giorni risulta di quasi un grado (0.7°C) più alta.
Infatti statisticamente dopo il 10 di gennaio la temperatura tende ad aumentare.
Forse la leggenda della Merla nacque in un’epoca in cui gennaio era molto più freddo di oggi, forse, non disponendo di strumenti e di statistiche la gente, sofferente già per due mesi di freddo, aveva la sensazione che il ‘cuore’ dell’inverno fosse il periodo più freddo. Sta di fatto che, numeri alla mano, oggi non è più così, perlomeno a Campo dei Fiori, nei pressi di Varese.
La risposta infatti, non appare così scontata se esaminiamo i dati meteo registrati nel basso lodigiano.
Esaminando le temperature registrate a Codogno nel mese di gennaio tra il 1992 ed il 2016 risulta che:
La temperatura media dei 3 giorni è di 2.6°
La media delle temperature massime dei 3 giorni è di 6.5°
La media delle temperature minime dei 3 giorni è di -0.6°
La temperatura media di Gennaio (calcolata sullo stesso periodo di osservazioni) è di 2.6°C, cioè uguale alla temperatura media dei tre famosi giorni, e non superiore.
L’evidente discrepanza tra le due serie di dati potrebbe essere addebitata a varie cause. La prima che le due serie di registrazioni riguardano periodi di tempo differenti, la seconda la diversa situazione geografica dei due siti in cui sono state effettuate le registrazioni: Campo dei Fiori si trova in quota oltre i 1000 metri per cui non soffre delle inversioni termiche che invece sono presenti, soprattutto nel mese di gennaio nella bassa pianura lodigiana, e che, con le loro nebbie, non ci permettono di vedere il sole nemmeno nei giorni in cui questo risplende nel cielo privo di nubi.
Se poi osserviamo il grafico in cui sono riportate le temperature medie dei tre giorni della Merla, registrate a Codogno, in confronto con la temperatura media statistica, sempre di Codogno, del mese di gennaio, negli anni 1990-2016, possiamo notare che su 27 anni, 15 (il 55,5%) mostrano una temperatura media dei giorni della Merla inferiori rispetto alla media, mentre 11 (40,7%) superiore ed uno coincidente (3,7%).
Per cui la conclusione, per il basso lodigiano appare un poco diversa da quella raggiunta a Campo dei Fiori: i giorni della Merla nel lodigiano, dal 1992 ad oggi, sono stati, anche se di stretta misura e non in tutti gli anni, mediamente più freddi rispetto alla temperatura media del mese statisticamente più freddo dell’ anno, per cui possono essere annoverati tra i più freddi dell’ inverno.
Mettiamo in disparte le tradizioni e analizziamo la situazione odierna prevista in quota dai modelli:
La goccia fredda che negli ultimi due giorni ci ha portato cielo grigio e debole pioggia si trova ormai sul Marocco mentre gran parte del bacino del Mediterraneo ritorna ad essere protetto dall’alta pressione. Ciò significa il ritorno del bel tempo ma non per noi: come sempre in queste occasioni ecco la nebbia che ci avvolge nel suo grigiore. Questa situazione continuerà fino a metà settimana,
quando l’accentuarsi dell’ondulazione del fronte polare, causato dalla risalita , in Atlantico, dell’alta pressione verso la Groenlandia, ci preannuncia un cambio della situazione che dovrebbe avvenire nella giornata di giovedì:
il rapido passaggio di una perturbazione atlantica nella giornata di giovedì, potrebbe regalarci ancora qualche pioviggine, seguita poi probabilmente da un rapido miglioramento dovuto ai venti da nord-ovest al suo seguito. Ne riparleremo nella prossima analisi.
Per finire una considerazione. Già da alcuni giorni parecchi siti meteo sul web parlano diffusamente del ritorno dell’inverno dal 6 febbraio. E’ una possibilità che sicuramente esiste ma che, per ora mi sembra decisamente prematura da sostenere a causa della scarsa affidabilità dei modelli per quel ancora lontano periodo, scarsa affidabilità che a tutt’oggi affiora semplicemente guardando i modelli stessi.
Alla prossima