Come già detto più volte, per la meteorologia la primavera comincia il primo marzo. Quindi ci siamo, manca pochissimo.
A breve ci lasceremo alle spalle un inverno di per sé poco significativo. Se si eccettua il freddo che ha fatto a gennaio, per il resto una stagione da dimenticare, con la sua totale assenza di neve in pianura e le nebbie velenose di dicembre. Chissà, magari verranno tempi migliori nel 2017/2018.
Intanto prepariamoci ad accogliere la primavera meteorologica e con essa le redivive correnti atlantiche. Sì perché in concomitanza con il cambio di stagione sembra si possa assistere al ritorno delle perturbazioni atlantiche, a lungo tenute distanti dal nostro paese da una serie di circostanze davvero notevoli.
Con questo non stiamo dicendo che arriveranno le grandi piogge, perché comunque le saccature non riusciranno a sfondare con forza nel Mediterraneo, ma si terranno, almeno in un primo momento, piuttosto alte, quel tanto che basta per influenzare il tempo al nord e lasciare il sud ancora in compagnia delle alte pressioni.
E questo si può riscontrare dalla carta della distribuzione della pressione, prevista per martedì 28 febbraio a 500 hPa:
(www.wetterzentrale.de)
Quindi da domani una vasta depressione con minimo sul nord Europa, proverà a portare un attacco all’anticiclone presente in sede mediterranea con le sue correnti umide. Martedì questo attacco avrà una parziale riuscita e le piogge potranno ricomparire sul nord Italia che, ricordiamolo, è in fase di secca grazie a questo inverno avaro di precipitazioni. Il seguito vedrà un’alternanza tra sole e nubi senza una predominanza dell’uno o delle altre.
Lunedì 27: al mattino variabile. Dal pomeriggio potremo assistere ad un aumento della nuvolosità fino ad avere cielo coperto in serata
Martedì 28: sarà il giorno peggiore, con cielo coperto e piogge deboli.
Mercoledì 1 e Giovedì 2 marzo: tempo discreto e soleggiato
Immagine anteprima: un’assolata giornata invernale a Lodi