Negli ultimi giorni abbiamo goduto di giornate soleggiate, come ci era stato promesso nell’ultima analisi, e soprattutto di temperature gradevoli e superiori alla media stagionale del periodo.
E questa situazione continuerà ancora per alcuni giorni con però l’incognita della possibile comparsa della nebbia, che già questa mattina ha avvolto nel suo grigiore buona parte del basso lodigiano,
come possiamo vedere dalla webcam di Codogno. Ma partiamo dalla solita situazione in quota, prevista per le ore 12 di oggi, domenica 30:
l’Italia è protetta dalla campana di alta pressione che ha il suo massimo su Spagna e Francia, mentre ad est è visibile una possente zona di bassa pressione che invia ancora qualche sbuffo di aria fredda verso lo Ionio meridionale.
Nei prossimi giorni il benemerito promontorio dell’alta pressione verrà eroso progressivamente come possiamo notare dalla situazione prevista per mercoledì 2 novembre:
mentre un nuovo nucleo ciclonico centrato sui paesi baltici, invierà aria più fredda ed instabile su buona parte dell’Europa, Italia settentrionale compresa.
Alla luce di queste carte previste dai modelli, ci dovremo quindi aspettare un lunedì e martedì soleggiati, ma solamente se il sole riuscirà a dissolvere la coltre di nebbia notturna, mentre mercoledì assisteremo ad un aumento della nuvolosità ma senza precipitazioni significative. Il calo della pressione e l’arrivo di aria più fresca, dovrebbe ridurre la presenza della nebbia, così che probabilmente, nella giornata di giovedì vedremo più sole.
Le temperature, soprattutto le massime, inizieranno un lento calo, calo che proseguirà per diversi giorni, come possiamo vedere dal grafico di previsione sottostante, causato inizialmente dalla riduzione di irraggiamento solare dovuto alla nebbia, e poi da mercoledì dall’aumento della nuvolosità e dall’arrivo di aria più fredda da nordest.
Purtroppo, abitando nella bassa pianura padana, in autunno e inverno, alta pressione spesso significa nebbia, che a volte non scompare neppure durante le ore centrali della giornata. E questo perché si formano le inversioni termiche, cioè strati d’aria in cui la temperatura invece di diminuire, aumenta all’aumentare della quota.
Ed è proprio questa situazione verificatasi questa mattina, come possiamo vedere dal radiosondaggio registrato questa notte dal pallone sonda lanciato dall’aeroporto di Milano Linate, la causa della nebbia odierna.
Nel grafico sono state evidenziate in giallo le quote delle due inversioni termiche che si sono formate durante la notte, poste rispettivamente tra 200-300 metri e 800-1200 metri di quota.
Alla prossima